Ambiente, ecologia, natura, ecosostenibilità, ecocompatibilità, impatto zero, consumi zero….parole che, finalmente e fortunatamente, stanno avendo sempre più importanza nella nostra quotidianità. Ma ritrovare e ricreare l’antico e stretto rapporto di dipendenza e collaborazione, tra uomo e natura non è semplice. Ecco allora l’idea della spedizione, del viaggio, dell’impresa come esperienza e racconto, che possa dare un segno, una testimonianza, un messaggio di ri-unione con la natura, ed essere una cosa sola con essa. Affinchè si possa parlare di impresa, siamo intenzionati a percorrere un cammino che ci spinga oltre i nostri limiti, che scardini le nostre certezze; per fare questo assecondiamo l’abbraccio di una delle bellezze naturali più affascinanti e suggestive del nostro patrimonio paesaggistico italiano: le Alpi.
Le Alpi sono la catena montuosa più importante d’Europa, attraversa 8 nazioni e copre una distanza di circa 1300 km. L’arco alpino italiano, si estende per circa 1200 km per una superficie di più di 51.000 km quadrati. Partendo dalla provincia di Imperia dove gli Appennini cedono il passo alle Alpi, si arriva fino alla città di Gorizia che segna la fine della catena alpina italiana. “Ma con gran pena le recano giù” recitava una vecchia filastrocca per ricordarne i nomi e la suddivisione, che significa 12 sezioni e 60 raggruppamenti (Alpi Marittime, Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche, Orobie, Noriche, Pusteresi, Dolomiti, Carniche, Giulie).
Partendo da Trieste per arrivare a Savona, attraversando 5 regioni, cammineremo per circa tre mesi, percorrendo dai 15 ai 20 km al giorno, dormendo in rifugi e/o tenda, avendo come unico mezzo di trasporto le nostre gambe.
Amiamo l’avventura, abbiamo dimestichezza con la montagna, grazie alla grande passione che abbiamo per essa e ai molti anni passati a “camminarla”, “scalarla”, “ammirarla” e “rispettarla” (e inoltre anche grazie ai tanti anni passati negli scout come ragazzi prima e come capi poi).
L’intenzione è quella di documentare il percorso di giorno in giorno con foto e video e un diario di cammino, per tornare a casa e dar vita ad un racconto che possa testimoniare al meglio questa nostra “impresa”. Non cerchiamo record e nemmeno di diventare famosi, cerchiamo di dare un respiro in un periodo rappresentativo della nostra vita. Raggiunto il quarto di secolo ci siamo ritagliati il tempo per tornare ad ascoltare e vivere quei paesaggi e quella natura che forse regala ancora piccoli scorci di wilderness che sempre di più stiamo perdendo e dimenticando.
Il contesto che abbiamo scelto rappresenta anche una nostra filosofia di vita. La montagna è ciò che più rappresenta per noi la metafora della meta finale, il raggiungere a piccoli, ma costanti, passi la vetta, il superare i propri limiti per arrivare alla fine stanchi ma felici della fatica, per girarsi e vedere le difficoltà superate.
La nostra compagna di viaggio sarà la leggerezza e la semplicità. Viaggeremo carichi del minimo indispensabile dotati della sola attrezzatura di sicurezza per non andare incontro a pericoli inutili e anche questo ci servirà per scrollarci di dosso l’idea che per vivere bene bisogna avere tutto.
L’intera spedizione sarà raccontata passo-passo tramite un blog, il quale verrà aggiornato settimanalmente, con post che potranno contenere contributi fotografici e/o video, il tutto reso possibile grazie al sistema 3G che ci permetterà di pubblicare in qualsiasi punto dell’arco alpino. Le finalità del blog non saranno esclusivamente quelle di mostrare le meraviglie paesaggistiche delle alpi, piuttosto servirà per documentare tappa per tappa quelle che saranno le nostre sensazioni, gli ostacoliche affronteremo, le persone che conosceremo, come fosse un diario di viaggio, tutto questo creerà le basi per un libro-diario che avrà lo stesso obiettivo. Tuttavia non publicheremo l’intero materiale, ci riserveremo la possibilità di selezionarne ed archiviarne una parte così da poter creare un mostra fotografica che racconti il viaggio alpino e un video documentario che utilizzeremo per raccontare in sintesi le sensazioni della nostra avventura una volta conclusa.
L’impresa, una volta conclusa, ci avrà arricchito di conoscenze e una nuova forza per affrontare gli ostacoli che la vita ci presenta. Sarebbe troppo egoista da parte nostra, tenerci tutta questa esperienza per noi. È invece, molto importante poter condividere tutto con le persone che, per mancanza di tempo ed energie, non hanno potuto, o non potranno mai, affrontare un’avventura simile. Vorremmo così renderci disponibili, a chiunque, per poter raccontare la nostra storia.
In molti ci hanno aiutato ma non possiamo negare che per un’avventura di questo tipo sono serviti tanti sforzi e tanta fatica. Ogni aiuto ricevuto è prezioso.
Quindi chiunque fosse interessato a maggiori informazioni per sostenere Spedizione Annibale o volesse aiutarci a realizzare la nostra prossima spedizione, come sponsor o in qualunque altro modo, vi invitiamo a scriverci una mail all’indirizzo spedizione.annibale@gmail.com
Grazie
Grafico – 15/03/1988
Laureato in Design del Prodotto alla Naba di Milano nel 2011. Ha cercato di occupare il tempo nell’ultimo anno coltivando peperoncini molto piccanti e arrampicando dove poteva in Italia e all’estero. Lavora come grafico, talvolta per la Great Emotions, società che si occupa di organizzazione di spettacoli per la Disney e per la Warner Bros, e di tanto in tanto per giovani Dj che aspirano ad un immagine cordinata degna del loro sound. Dopo 15 anni di scoutismo e camminate in montagna, ha deciso di rischiare il tutto per tutto lanciandosi in una sfida con la natura e se stesso. Aspira ad avere una vita piena di avventure ed imprese di questo calibro con il suo “omonimo” di nascita Edoardo Cagnolati.
Architetto del Paesaggio – 15/03/1988
Laureato in Architettura del Paesaggio presso l’Università degli studi di Genova nel 2012. La prima volta che ha respirato l’aria alpina aveva cinque mesi e da allora ne ha più potuto fare a meno. Il percorso di studi e le passioni, gli hanno permesso di accrescere la pazienza nel viaggiare in treno, la sensibilità e il rispetto per il paesaggio e la natura. Nell’estate 2006 e 2007 ha lavorato come volontario con l’Operazione Mato Grosso per la costruzione di un impianto di risalita per lo sci estivo in val Formazza. Quell’esperienza alpina unita al ciclo viaggio Reggio Madrid in occasione della GMG hanno fatto scattare in lui la malsana idea di unire l’avventura del viaggio “sostenibile” con quella della montagna, nella speranza che questo sia solo l’inizio di un ciclo di avventure con il collega Elis Bonini.